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CLARA MOSCHINI

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Consiglio Ue straordinario (2): l'Europa reagisce

Tutti pronti, più o meno, alla sfida sulla Difesa. Ma su Kiev Orban avverte l'Europa

Il vertice europeo straordinario tenutosi ieri a Bruxelles (vedi AVIONEWS), che ha visto riuniti leader dei Paesi membri per esaminare l'appoggio a Kiev e il nuovo ambizioso piano di difesa comune "Rearm Europe", proposto da presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, è stato indubbiamente un evento senza precedenti. Proprio per i temi affrontati, tra i partecipanti, oltre ai numerosi rappresentanti dei governi europei tra i quali anche ministri della Difesa e della Sicurezza, anche in qualità di ospite il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest'ultimo ha sottolineato l'importanza di un sostegno europeo concreto per contrastare l'aggressione russa e garantire la sicurezza non solo dell'Ucraina, ma di tutto il continente.

Di rilievo anche la dichiarazione a caldo della Von der Leyen: "Il nostro piano di difesa rappresenta una svolta storica per l'Europa. Con un investimento comune rafforzeremo la nostra capacità di risposta alle minacce e promuoveremo l'innovazione tecnologica nel settore della Difesa. È il momento di agire in unità e trasformare la nostra visione in realtà".

Le posizioni di alcuni Paesi membri

Durante il vertice, le varie delegazioni hanno presentato le proprie posizioni. Ne riportiamo qualcuna delle più significative:

- Germania: ha espresso pieno sostegno al progetto, evidenziando la necessità di un coordinamento efficace per ottimizzare le risorse e rafforzare la deterrenza. I rappresentanti tedeschi hanno sottolineato l'importanza di investimenti mirati in tecnologie avanzate e infrastrutture strategiche.

- Francia: ha ribadito il suo impegno per l'autonomia strategica europea, proponendo una maggiore integrazione nella produzione congiunta di armi e sistemi di difesa. Parole chiave come "indipendenza" e "innovazione" sono state ripetutamente enfatizzate durante il dibattito. Non dimentichiamo inoltre che a poche ore dall'inizio del vertice, il presidente Macron ha dichiarato, dopo la decisione di Washington di sospendere la condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina, che la Francia continuerà a trasmettere a Kiev tutte le notizie in suo possesso. Di fronte alla minaccia russa inoltre l'inquilino dell'Eliseo ha offerto all'Ue il riparo dell'ombrello nucleare francese; in sostanza ha proposto di estendere la propria deterrenza nucleare agli alleati europei che non possiedono un arsenale atomico. 

Spagna e Italia: entrambi hanno posto l'accento sulla necessità di bilanciare gli investimenti militari con le priorità economiche e sociali interne, auspicando che il piano non comprometta altri settori strategici ma funzioni da catalizzatore per la crescita complessiva.

- Regno Unito: pur non essendo più membro dell'Ue, il Regno Unito ha seguito con grande interesse il dibattito, sottolineando l'importanza di mantenere una forte presenza di sicurezza in Europa e promuovendo una stretta collaborazione transatlantica con la Nato.

- Ungheria sull'Ucraina: il suo diniego concernente gli appoggi a Kiev non è giunto inaspettato. Ieri sera, a conclusione dei lavori straordinari, il primo ministro Orban ha infatti dichiarato, secondo i concetti già espressi nei giorni scorsi "se ora gli Stati Uniti smettono di finanziare la guerra, perché i Paesi membri Ue dovrebbero avere la possibilità di portare questa guerra fino alla fine?. Oggi sembra che io abbia posto il veto. Ma entro poche settimane si riuniranno e si scoprirà che non ci sono soldi per questi obiettivi”. Secondo Orban, "in Europa sta nascendo un'idea che vuole sostenere l'Ucraina mentre distrugge l'Europa dal punto di vista economico”. Il premier ha poi ribattuto alle affermazioni del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, secondo cui l'Ungheria "è isolata" nell'Ue. "L'Ungheria non è isolata, è l'Ue che è isolata dagli Stati Uniti”, ha risposto.

Il vertice di Bruxelles ha anche affrontato le prospettive di integrazione con la Nato e il coordinamento a livello globale, ponendo l'accento sull'importanza di una risposta comune alle sfide della sicurezza internazionale.


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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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