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CLARA MOSCHINI

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Aereo Antonov della Sudan Air Force precipita su centro abitato

Le vittime totali sarebbero 46 secondo non meglio precisate fonti del governo regionale-VIDEO

Ieri sera un velivolo della forza aerea sudanese identificato senza ulteriori dettagli come un Antonov, si è schiantato nelle zone periferiche di Khartoum, la capitale del Sudan. Le vittime fra i militari a bordo e i civili a terra sarebbero 46 secondo non meglio precisate fonti del governo regionale. Cifra non confermata da altre autorità. L'incidente è avvenuto nelle immediate vicinanze della base aerea di Wadi Seidna, uno dei principali poli militari dell'esercito regolare situati ad Omdurman, e sembra essere attribuibile ad un malfunzionamento tecnico verificatosi nella fase iniziale di salita dopo il decollo.

Fonti governative sudanesi e stampa locale confermano che il sinistro si inserisce in un contesto di instabilità e conflitto interno, aggravato dalla lotta di potere tra il capo dell'esercito, Abdel Fattah al-Burhan, e il suo ex-vice, ora comandante delle Rapid Support Forces (Rsf), Mohamed Hamdan Daglo. Le Rsf, inizialmente alleate dell'esercito, hanno assunto oggi un ruolo sempre più controverso e autonomo, rivendicando, ad esempio, l'abbattimento di un aereo Ilyushin appartenente all'esercito, a Nyala, capitale del Darfur meridionale, avvenuto giusto l'altro ieri, 24 febbraio 2025.

Sull'incidente di ieri invece nulla si sa di ufficiale se non la breve dichiarazione resa da un responsabile dell'ufficio del portavoce dell'esercito, secondo il quale l'Antonov si è schiantato subito dopo il decollo dall'aeroporto di Wadi Seidna, aggiungendo che: "Abbiamo registrato un certo numero di martiri e feriti tra personale militare e civili. I feriti sono stati curati, mentre le squadre dei vigili del fuoco hanno contenuto l'incendio nel luogo dell'incidente nell'area di Al-Iskan, Blocco 75".

L'aereo, che sembra fosse diretto a Port Sudan trasportando diversi ufficiali tra cui personale di alto rango come il maggiore generale Bahr Ahmed Bahr, comandante della zona militare di Bahri, deceduto nel sinistro, ha prima sfiorato i tetti delle case per poi schiantarsi appunto sul Blocco 75 dell'area residenziale di Al-Thawra, provocando potenti esplosioni e sollevando dense nubi di polvere e fumo, stando a quanto riporta "Sudan Tribune" citando testimoni oculari.

Il conflitto intestino, in corso dal 2023 e responsabile di decine di migliaia di vittime, ha destabilizzato ulteriormente il panorama militare del Sudan, rendendo sempre più critiche le operazioni di controllo e sorveglianza, anche nel settore aereo. L'incidente di Khartoum porta alla luce non solo le conseguenze dirette di possibili problemi tecnici in un contesto di guerra, ma anche l'impatto negativo che la crescente autonomia delle Rsf può avere sulla sicurezza delle operazioni militari e civili. Le autorità stanno avviando un'indagine per determinare le cause del malfunzionamento. 


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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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