Estensione indagine Antitrust sui prezzi dei voli verso isole italiane
Le preoccupazioni dei consumatori ed il ritardo nell'indagine influenzano i viaggiatori
L’Antitrust ha deciso di estendere fino al 31 dicembre 2025 il termine per concludere l’indagine sui meccanismi di determinazione dei prezzi dei voli aerei in Italia, concentrando l'attenzione particolarmente sui collegamenti con Sicilia e Sardegna. Tale decisione ha suscitato preoccupazione tra le associazioni dei consumatori, che temono ulteriori oneri finanziari per i viaggiatori durante le festività e i mesi estivi.
Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, ha espresso insoddisfazione riguardo l’andamento dell’indagine, evidenziando che sebbene l'Antitrust abbia riconosciuto l'esistenza di anomalie nei prezzi, specialmente nei periodi di alta stagione, non è stata ancora chiarita la specifica influenza degli algoritmi di pricing. Il presidente ha anche lamentato la mancanza di interventi efficaci che prevengano le impennate di prezzi, in particolare durante il Natale.
Anche Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, ha rivelato la propria delusione per il ritardo. Pur comprendendo la complessità del problema, aveva sperato in una risoluzione più tempestiva, possibilmente prima dell'estate, per mitigare gli impatti sui costi per gli utenti. Ha inoltre ricordato che sono trascorsi due anni dall'esposto presentato all'Antitrust contro l'uso degli algoritmi di prezzo, avvenuto il 15 settembre 2023, e che l'assenza di progressi significativi è fonte di frustrazione.
In conclusione, mentre l'Antitrust procede con l'analisi dei dati raccolti ed il confronto con le proposte delle associazioni, persiste una sensazione di incertezza tra i consumatori, preoccupati per le potenziali speculazioni future sui prezzi dei voli verso le isole maggiori italiane.
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