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CLARA MOSCHINI

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Al via il cantiere di digitalizzazione della collezione Caproni

Progetto grazie ai finanziamenti Ue e del Pnrr

Avviato ufficialmente il cantiere di digitalizzazione della collezione Caproni, di proprietà della Provincia autonoma di Trento: un progetto reso possibile grazie ai finanziamenti dall’Unione europea - NextGenerationEU nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L'iniziativa segna un'importante tappa per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale legato al celebre costruttore di aerei italiano, Gianni Caproni, ed alla sua attività pionieristica nel campo dell'aviazione.

­Nell’ambito del progetto di digitalizzazione attuato dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library (sub-investimento PNRR M1C3 1.1.5), ed in linea con le direttive del Piano nazionale di digitalizzazione (Pnd), è stato attribuito alla Provincia autonoma di Trento l’importo complessivo di 654.903,50 Euro, per un numero minimo di oggetti digitali prodotti pari a 163.726 entro il termine del 31 dicembre 2025 (CUP C69I22002430006).
 
La digitalizzazione è stata affidata ad un Rti composto da Cns (Consorzio nazionale servizi), Rear e Mida Digit, azienda del Gruppo Panini Cultura, già coinvolto in numerose iniziative Pnrr. Panini Cultura, per affrontare al meglio le sfide tecniche dei cantieri di digitalizzazione su larga scala previsti dal Pnrr, ha implementato soluzioni hardware e software d’avanguardia, garantendo i massimi standard tecnologici ed operativi. La digitalizzazione della Collezione Caproni verrà eseguita con tre linee di scansione, operanti simultaneamente. Queste, che utilizzeranno innovativi scanner planetari robotici progettati dal Gruppo, permetteranno di acquisire documenti cartacei, sciolti e rilegati, di diverse dimensioni e tipologie, garantendo una digitalizzazione di alta qualità, conforme agli standard previsti dal Pnd. 

La Collezione Caproni –ricomposta oggi a Trento– è tra le più importanti raccolte a tema aeronautico a livello mondiale e comprende non solo aerei ma anche motori, eliche ed altri cimeli storici, oltre ad un’importante raccolta di opere d’arte a tema aeronautico, una biblioteca specialistica ed un archivio documentale e fotografico che si estende su alcune migliaia di metri lineari.

Con grande lungimiranza, sin dal 1910 –anno di inizio della sua attività di costruttore aeronautico– Gianni Caproni decise l’accantonamento all’interno delle sue officine degli apparecchi più importanti da lui progettati via via che questi venivano superati. Questo portò alla costituzione della più antica collezione di aeromobili al mondo, primato a cui nel 1927, anno della fondazione ufficiale del Museo aeronautico Caproni di Taliedo, si affiancò quello di primo museo aziendale italiano.
 
La digitalizzazione di almeno parte dei beni che appartengono alla Collezione Caproni, per la loro messa a disposizione in modalità digitale nel pubblico dominio attraverso l’infrastruttura nazionale IPaC realizzata dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale del ministero della Cultura –permetterà di conoscere e di fruire in piena autonomia di un patrimonio di altissimo valore culturale.

red/f - 1261393

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