Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato l'utilizzo da parte dell'Ucraina di missili a lungo raggio di costruzione americana per colpire obiettivi situati nel territorio russo. A confermarlo in queste ore alcuni funzionari statunitensi. La mossa segna un importante cambiamento nella politica di Washington, che per mesi si era rifiutata di accettare le richieste di Kiev sull'uso dei missili ATacMS al di fuori dei propri confini.

Pronta la risposta del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il quale ha ribadito i precedenti avvertimenti del presidente Putin, riaffermando che qualsiasi attacco sul suolo russo con armamenti statunitensi sarebbe stato interpretato come un coinvolgimento diretto della Nato. Il portavoce ha quindi accusato gli Stati Uniti di soffiare sul fuoco del conflitto. Ad alimentare le fiamme oggi anche il leader nord-coreano Kim Jong-un (che ha già schierato sue truppe sul fronte di guerra a sostegno di Mosca), che senza far riferimento alla decisione di Biden, ha tuttavia denunciato il coinvolgimento occidentale in Ucraina, avvertendo del potenziale di una "terza guerra mondiale".

L'Army Tactical Missile System (ATacMS) secondo dati forniti dalla stessa Lockheed Martin, è un sistema d'arma d'artiglieria superficie-superficie convenzionale, in grado di colpire bersagli ben oltre la portata dei cannoni, dei razzi e degli altri missili dell'esercito esistenti. I missili ATacMS vengono lanciati dalle piattaforme Himars e MLRS M270.