Da ieri le discussioni sull’accordo ITA-Lufthansa sembrano aver raggiunto un punto critico. Giancarlo Giorgetti, ministro Economia e finanze, sta monitorando attentamente i dettagli del negoziato che sta per sfociare in rottura dopo quasi due anni di intense trattative tra il dicastero ed il colosso tedesco. Secondo fonti vicine al dossier, l'intesa si è bloccata a causa di disaccordi sulla seconda tranche del pagamento, ammontante a 325 milioni di Euro, che il ministero italiano dovrebbe ricevere. L'ostacolo principale sarebbe rappresentato dall'esigenza di Lufthansa di ridurre l’importo pattuito, invocando condizioni di mercato sfavorevoli nell’ultimo trimestre. Che avranno impatto negativo sul trasporto aereo, non solamente per ITA ma per l'intero settore, ritiene per contro il Mef.

Fonti governative consultate da "Adnkronos" rivelano che queste pretese non erano previste nell'accordo originale raggiunto tra ITA e Lufthansa, e segnalano che le perdite calcolate dai tedeschi potrebbero essere considerevolmente maggiori, oscillando tra i 50 ed i 200 milioni di Euro. Se il riferimento temporale fosse spostato a giugno, periodo tipicamente più profittevole, le cifre dovute dall'ente tedesco al ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) sarebbero sensibilmente maggiori.

Diverse fonti affermano che, nonostante ITA stesse attraversando un periodo difficile durante le fasi iniziali delle trattative, ora la situazione finanziaria della compagnia è migliorata. Tuttavia, l'intesa prevedeva il congelamento delle clausole nelle tre tranche concordate, la prima delle quali è già stata versata ad ITA Airways.

La fiducia tra le due parti sembra essere notevolmente compromessa. Secondo Giorgetti, non si sarebbe dovuti arrivare a questo stallo, segnale di una crisi di fiducia che danneggia i rapporti più di ogni altro elemento. Nonostante le tensioni, il ministero gode del pieno sostegno di Palazzo Chigi, che ha espresso totale fiducia nel suo operato nel trattare questa spinosa questione.

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