Nozze ITA-Lufthansa bloccate nella notte: questione di soldi
Oggi pomeriggio vertice tra i due vettori aerei e Mef per la decisione finale
La bomba è scoppiata nella notte tra il 4 e il 5 novembre, stando a quanto scrive in queste ore il "Corriere della sera": il nodo del contendere che rischia di far saltare il matrimonio fra ITA e Lufthansa, sarebbero "alcuni aspetti contrattuali legati al pagamento iniziale dopo l'aumento di capitale riservato a Lufthansa". Durante le trattative, in sostanza, -ipotizza il quotidiano milanese-, il Gruppo tedesco avrebbe proposto una revisione dell'importo previsto per la seconda tranche di pagamento, pari a 603 milioni di euro, sostenendo una svalutazione di ITA nei sei mesi successivi al primo pagamento.
Proposta fermamente rifiutata da Roma. Le autorità italiane sostengono di non essere disposte ad accettare riduzioni basate sui risultati finanziari dell'ultimo trimestre, tradizionalmente difficile per il settore aereo, durante il quale i vettori aerei tendono a registrare perdite maggiori. La posizione ufficiale è che l'Italia non intende sottovalutare il valore della propria compagnia aerea nazionale. In poche parole: "L’Italia non svende la sua compagnia", riporta ancora il quotidiano citando fonti governative ufficiose, e non accetta intese che vanno contro gli interessi del Paese; non vi sarà dunque alcuna concessione sull'adeguamento della cifra per la seconda tranche.
A meno di accordi dell'ultim'ora. Perché è previsto che i tre, ovvero ITA, Lufthansa e Mef (ministero dell'Economia e delle Finanze) si incontrino oggi pomeriggio per la decisione finale: tra disaccordo sul prezzo e accuse di mancata applicazione di alcune clausole contrattuali, potrebbe definitivamente saltare l’intero affare dopo quasi due anni di serrate trattative.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency