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CLARA MOSCHINI

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Boeing vicina a risolvere la disputa sindacale

Accordo potrebbe porre fine allo sciopero che frena l'industria

Boeing, gigante dell'aerospazio statunitense, è prossima a risolvere una disputa lavorativa che ha significativamente impattato la sua produzione. L'International Association of Machinists and Aerospace Workers (Iam), che rappresenta circa 33.000 dipendenti, ha raggiunto un accordo preliminare con l'azienda, ponendo potenzialmente fine ad uno sciopero iniziato lo scorso 13 settembre. Secondo il comitato di negoziazione del sindacato, l'intesa proposta prevede un incremento salariale del 35% suddiviso in quattro anni, negoziato con il sostegno di Julie Su, attuale segretario del lavoro degli Usa. L'accordo include anche un bonus una tantum di 7000 dollari e miglioramenti nei contributi pensionistici. L'organizzazione sindacale ha descritto l'offerta come considerevole e degna di essere presa in esame.

I membri dello Iam voteranno su questa nuova proposta il prossimo mercoledì. In caso di ratifica, lo sciopero, che secondo analisti di Bank of America costa a Boeing circa 50 milioni di dollari al giorno, si concluderà. Questa svolta arriva poco dopo l'annuncio da parte di Kelly Ortberg, ceo della società, di un imminente taglio di 17.000 posti di lavoro nell'azienda. La situazione suggerisce una fase critica per Boeing, che cerca di stabilizzare la propria forza lavorativa mentre si adatta alle esigenze economiche e produttive attuali.

Il colosso industriale dovrebbe rendere pubblici mercoledì i risultati relativi al terzo trimestre. Intanto però ha reso noto la scorsa settimana che prevede di registrare una perdita per azione pari a 9,97 dollari per il periodo su un fatturato di 17,8 miliardi di dollari. Infine nella prima mattinata di oggi le proprie azioni sono aumentate a seguito del raggiungimento dell'accordo con Iam.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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