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CLARA MOSCHINI

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Nato lancia cinque iniziative di cooperazione multinazionale

Per rafforzare deterrenza e difesa

La Nato ha lanciato ieri cinque iniziative progettate per affrontare alcune delle aree più critiche per la deterrenza e la difesa degli alleati. Questi nuovi progetti multinazionali ad alta visibilità coinvolgeranno un totale di 26 alleati ed aiuteranno a fornire capacità che miglioreranno l'interoperabilità tra le forze dell'Alleanza.

Gli alleati aderenti hanno preso parte ad una cerimonia per la firma durante un incontro dei ministri della difesa della Nato presso il quartier generale dell'organizzazione. Il vicesegretario generale facente funzione della Nato, Boris Ruge, plaude "l'inizio di un lavoro più significativo in nuove aree, ma anche importanti traguardi per i progetti esistenti", aggiungendo che "è un ottimo esempio di come la nostra Alleanza si comporta".

Il primo progetto mira ad accelerare la fornitura di sistemi aerei a pilotaggio remoto (Rpas) di nuova generazione, come l'Alliance Ground Surveillance (Ags) della Nato, attraverso la cooperazione multinazionale. Tredici alleati hanno dato il via al progetto: Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Turchia e Regno Unito. Le flotte Rpas sono essenziali per una serie di ruoli e missioni, tra cui intelligence congiunta, sorveglianza e ricognizione e guerra elettromagnetica.

La seconda iniziativa mira ad aumentare l'intercambiabilità e l'interoperabilità delle principali munizioni di artiglieria alleate. Con i contributi iniziali di 15 Paesi (Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti), il progetto contribuirà ad armonizzare i meccanismi nazionali di certificazione e collaudo. Aiuterà inoltre a mantenere aggiornati gli standard pertinenti ed a supportarne l'adozione.

Il progetto Distributed Synthetic Training Environment mira a rispondere alla domanda sempre crescente di formazione virtuale a livello multinazionale. Stabilisce una rete di opportunità di formazioni avanzate ed immersive per i militari. Diciotto Nazioni hanno aderito: Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. Sfruttando le capacità di formazione simulata per scopi multinazionali, il progetto porterà immensi vantaggi operativi ed economie di scala.

La Nato sta ulteriormente intensificando i suoi sforzi per supportare la fornitura di tecnologie spaziali da parte degli alleati con due nuovi progetti. Attraverso Northlink, 13 Stati (Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Islanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia ed Usa) esploreranno lo sviluppo di una capacità di comunicazioni satellitari artiche multinazionali. Tramite l'iniziativa Starlift, 14 Nazioni (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti) studieranno i modi per rafforzare l'accesso e l'uso dello spazio da parte della Nato per affrontare una serie di sfide derivanti dall'operare dallo spazio. Starlift potrebbe aiutare gli alleati a lanciare risorse con breve preavviso, manovrare un veicolo spaziale di riserva preposizionato o acquistare dati da partner commerciali durante crisi o conflitti.

Sono stati inoltre adottati ulteriori provvedimenti per far progredire il lavoro su due progetti già in corso: la Next Generation Rotorcraft Capability (Ngrc) e la cooperazione transfrontaliera nello spazio aereo della Nato. Lanciata nel 2020 e gestita dalla Nato Support and Procurement Agency (Nspa), l'iniziativa Ngrc mira a sostituire le capacità multiruolo medie che terminano il loro ciclo di vita nel 2035 ed anche oltre. Giovedì, cinque degli alleati partecipanti (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito) si sono impegnati ad identificare un'unica soluzione preferita per la sostituzione di queste capacità entro la fine del 2027, consentendo così lo sviluppo di questa soluzione nel 2030.

Anche l'iniziativa transfrontaliera dello spazio aereo della Nato è cresciuta fino a 20 Paesi membri con l'aggiunta di Danimarca, Germania, Islanda e Portogallo. Lanciato per la prima volta nell'ottobre 2023, il progetto mira a promuovere la cooperazione civile-militare sull'uso dello spazio aereo per l'addestramento e le esercitazioni della Nato ed altre attività aeree in diverse regioni d'Europa.

red/f - 1260651

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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