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CLARA MOSCHINI

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L'addio a Ratan Tata, pilastro dell'industria indiana

Suo il colosso con rami anche nei settori trasporto aereo (Air India), aerospazio, difesa

Una Nazione in lutto, e impossibile quantificare il fiume di persone che si sono radunate a Mumbai, il cuore finanziario dell'India, per partecipare ai funerali di Ratan Tata, un iconico industriale descritto come un "gigante" del settore, che ha saputo trasformare il Gruppo Tata in un colosso a livello internazionale, compresi quei rami d'azienda player di primo piano nei settori aviazione civile, aerospazio e difesa. Tata è deceduto ieri all'età di 86 anni, e sotto la sua guida il gruppo ha abbracciato settori che vanno dalla tecnologia alle auto di lusso al trasporto aereo. 

Avvolti nella bandiera nazionale, i suoi resti sono stati accompagnati da onori militari. Mumbai ha osservato una giornata di lutto cittadino in suo onore, e la sua scomparsa ha riempito intere pagine della stampa nazionale.
Oltre al mondo politico e istituzionale, anche Mukesh Ambani, l'uomo più ricco dell'Asia, ha sottolineato il vuoto lasciato dalla sua scomparsa, unendosi al mood della gente comune.

Nato a Mumbai in una famiglia Parsi nel 1937, Tata aveva originariamente studiato architettura alla Cornell University. Tuttavia, il richiamo della Patria lo riportò in India nel 1962, dove iniziò a lavorare dal basso nell'azienda di famiglia. Nel 1991 assunse la guida della società spingendola verso l'espansione globale ed acquisendo nel 2008 Jaguar e Land Rover per 2,3 miliardi di dollari. La sua opera filantropica nonché la sua straordinaria visione industriale sono state lodate dal primo ministro Narendra Modi, che lo ha descritto come un leader compassionevole e straordinario.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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