La marina militare italiana ha recentemente portato a termine un'esercitazione congiunta con le Forze Navali dell'India nell'ambito di una missione nel settore Indo-Pacifico. L'attività si è svolta nell'Oceano Indiano e ha visto la partecipazione della portaerei indiana "Vikramaditya", equipaggiata con aerei MIG-29K, Rafale e gli Awacs del "Black Panther Squadron". Il supporto è stato fornito anche dal cacciatorpediniere indiano "Visakhapatnam" e dagli aerei Su-30MKI dell'Indian Air Force, rafforzando ulteriormente i legami militari e incrementando l'interoperabilità tra i due Paesi.

Prima di partire dal porto di Mormugao, situato a Goa, erano state pianificate varie operazioni militari. Queste includevano esercizi di difesa aerea, manovre di tiro con armi pesanti, esercitazioni di cross-deck, così come manovre strette-giranti e simulazioni di operazioni nel centro operativo di combattimento e sul ponte di comando. Questa serie di esercitazioni ha evidenziato l'impegno bilaterale nel mantenere e migliorare le capacità operative congiunte.

La partecipazione dell'Air Wing italiano, imbarcato sulla portaerei "Cavour" e comprensivo di piloti del 32esimo Stormo dell'Aeronautica militare operanti su aerei F-35B, ha rappresentato un'aggiunta di spessore alle relazioni internazionali in campo aeronavale. Le operazioni congiunte, focalizzate sul confronto tra diverse metodologie tecnologiche e tattiche, hanno potenziato la sinergia e l'interoperabilità oltre gli standard NAato, risultando essenziali per la validazione e l'aggiornamento delle procedure operative vigenti.

Questa iniziativa è un tassello chiave nell'ampliamento delle collaborazioni strategiche tra Italia ed India, mostrando l'efficacia e la versatilità della forza navale italiana in ambiti internazionali. Il contrammiraglio Giancarlo Ciappina, a capo del gruppo navale, ha manifestato grande approvazione per le competenze acquisite durante l'addestramento, evidenziando un avanzamento significativo in termini di cooperazione internazionale e di sicurezza marittima. Le esercitazioni hanno potenziato le capacità operative congiunte, promuovendo la posizione di preminenza della Marina italiana su scala globale.