Nell'arco di soli sette giorni, Ryanair è stata al centro dell'attenzione per tre diversi problemi tecnici registrati sui suoi aerei. L'ultimo si è verificato ieri mattina all'aeroporto di Brindisi, dove un aereo proveniente da Memmingen, in Germania, ha segnalato un problema nel sistema di protezione antincendio del motore poco prima di atterrare. Fortunatamente, l'allarme si è risolto rapidamente ed i passeggeri sono sbarcati senza ulteriori problemi, a differenza dell'episodio di giovedì scorso, quando un incendio al motore aveva costretto l'evacuazione di emergenza delle 184 persone a bordo mediante gli scivoli.

Soltanto pochi giorni prima, un altro velivolo Ryanair aveva subìto lo scoppio degli pneumatici durante l'atterraggio a Bergamo-Orio al Serio, causando notevoli disagi ma, fortunatamente, senza registrare feriti. Questi avvenimenti hanno messo in luce problemi di sicurezza che hanno richiesto interventi immediati, come dimostra la decisione di mantenere a terra l'aeromobile coinvolto nell'ultimo inconveniente per ulteriori accertamenti dopo l'atterraggio.

Nonostante gli imprevisti, l'operatività dell'aeroporto di Brindisi non è stata sospesa, eccetto per la breve chiusura seguita all'incendio di giovedì, che aveva interrotto temporaneamente la circolazione aerea e dirottato i voli verso altri scali.

La compagnia low-cost deve ora affrontare le preoccupazioni crescenti relative alla sicurezza dei suoi aeromobili, sebbene nessuno degli episodi recenti abbia causato feriti o gravi conseguenze per i passeggeri. Ryanair ha confermato che tutte le misure necessarie sono in corso di applicazione per garantire la massima sicurezza dei suoi voli.

Sull'argomento vedi anche le notizie pubblicate da AVIONEWS 1, 2 e 3.