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CLARA MOSCHINI

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Potenzialità e-fuel nel settore energetico

Sfide economiche ed ambientali per combustibili sintetici

Il destino degli e-fuel, i combustibili ricavati da acqua e CO2, rimane incerto nonostante il loro potenziale di sostenere la transizione energetica come alternativa ai motori elettrici. Il nodo critico per la loro adozione su larga scala risiede ancora nei costi proibitivi di produzione. Secondo Gaetano Guerra, professore all'Università di Salerno ed esperto dello scenario energetico presso l'Accademia nazionale dei Lincei, benché le tecnologie esistano, queste restano economicamente inaccessibili. In occasione di un convegno a Roma, previsto per i giorni 3 e 4 ottobre, il professore ha evidenziato l'importanza di valutare lo stato della ricerca in Italia e le prospettive future del settore.

La sua produzione inizia dall'elettrolisi dell'acqua per generare idrogeno e dalla cattura di carbonio dalla CO2 per produrlo, che vengono poi combinati per formare idrocarburi. Tali combustibili sintetici potrebbero essenzialmente riciclare il carbonio prelevato dall'atmosfera o dalle emissioni industriali, mitigando così l'impatto ambientale, particolarmente nei settori del trasporto aereo e marittimo a lunga distanza, dove l'uso di motori elettrici è meno praticabile.

Nonostante le emissioni di CO2 generate da questi carburanti, il bilancio complessivo dell'anidride carbonica rimarrebbe neutrale. Tuttavia, un'analisi del 2022 condotta dall'International Council on Clean Transportation statunitense suggerisce che nel 2035 il costo della produzione di e-fuel sarà ancora quattro volte superiore rispetto a quello dei combustibili fossili. Infine l'esperto rimane ottimista, facendo un parallelo con il calo storico dei costi del fotovoltaico, sottolineando la necessità di dare tempo al progresso tecnologico.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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