Tajani presiede riunione ministri esteri G7 a New York
La quarta dopo quella di Capri, Monaco e Washington
A margine della Settimana di alto livello della 79esima assemblea generale delle Nazioni Unite, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto una riunione informale dei ministri degli esteri G7 per fare il punto sui principali dossier internazionali.
“La riunione di oggi ci ha offerto una nuova opportunità per qualificare ulteriormente l’unità politica delle sette democrazie liberali ed economie industriali nell’affrontare le principali sfide e crisi di oggi”, ha affermato.
Nel corso dell’incontro i ministri si sono confrontati, in particolare, sulla situazione in Medioriente, sul sostegno all’Ucraina e sulle questioni regionali di maggiore attualità. La riunione di oggi a New York è la quarta, in presenza, dei ministri degli esteri G7 dall’inizio della presidenza italiana, dopo la riunione ministeriale di Capri e le riunioni informali di Monaco di Baviera e Washington.
“Ho voluto ribadire la preoccupazione del Governo italiano per l’aggravarsi della spirale di violenza in Medioriente. Lavoriamo incessantemente, insieme ai partner, per individuare una via d’uscita diplomatica che consenta di ridurre le tensioni nella regione. Ribadiamo con forza la nostra richiesta di cessate il fuoco, di liberazione di tutti gli ostaggi e di acceso umanitario alla Striscia di Gaza” ha dichiarato, aggiungendo che “preoccupa fortemente anche la situazione critica al confine tra Israele e Libano: invitiamo tutte le parti alla de-escalation”.
“Seguiamo con attenzione anche la situazione nel Mar Rosso, dove nei giorni scorsi la protezione offerta da Aspides, con il comando tattico italiano, alle operazioni di traino della nave Sounion ha permesso di scongiurare un disastro ambientale. L’Italia ha portato la libertà di navigazione e la tutela del commercio marittimo al centro delle priorità G7”, secondo Tajani.
I ministri degli esteri G7, inoltre, hanno ribadito il pieno e costante sostegno a Kyiv. “Lavoriamo per raggiungere una pace giusta sotto la piena titolarità del popolo Ucraino e, a questo scopo, continuiamo a dialogare con tutti i partner globali” ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio, che ha altresì evidenziato come l'Italia segua “con la massima attenzione le esigenze del popolo ucraino in vista dell’inverno, la situazione delle infrastrutture energetiche e le prospettive per la ripresa del Paese. In questo senso, confermo che nel 2025 l’Italia ospiterà la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina”.
Circa le principali questioni regionali, infine, il ministro ha sollevato il tema della situazione politica ed umanitaria in Venezuela. “Chiediamo il rispetto dei diritti umani, il rilascio dei detenuti politici e sottolineiamo l’importanza di un processo democratico di dialogo nell’interesse del popolo venezuelano”. Ha poi evidenziato l’importanza di rafforzare il partenariato con l’Africa: “l’attuazione del Piano Mattei con progetti concreti è la prova tangibile del rinnovato impegno italiano nel Continente. La sicurezza, la stabilità e la prosperità dell’Africa sono al centro dell’agenda della presidenza italiana del G7”.
I ministri degli esteri hanno discusso anche degli ultimi sviluppi nella regione dell’Indo-Pacifico. “Guardiamo a questa regione con grande interesse, sia per il perseguimento di una stabilizzazione strategica sia per tutelare in modo pragmatico i crescenti interessi commerciali e le catene di approvvigionamento globali” ha aggiunto il vicepresidente Tajani.
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