EasyJet, Pellecchia (Fit-Cisl): "annunciata chiusura base Venezia"
"Fondamentale tutela dei livelli occupazionali e del reddito"; domani incontro
“Easyjet ci ha informato ieri che, nell'ambito di una riorganizzazione e di un riposizionamento delle attività nel mercato italiano, ha in programma di riallocare gli aerei attualmente basati a Venezia e, conseguentemente, programmare un trasferimento collettivo di tutti gli equipaggi presso le altre basi operative italiane”: è quanto dichiara in una nota il segretario generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia che prosegue: “EasyJet, allo stesso tempo, ha anche comunicato che per le evoluzioni e le dinamiche del comparto, ritiene che ci sarà un’importante opportunità di investimento nel mercato italiano, in linea con la strategia di sviluppo della compagnia negli aeroporti principali. Una previsione che valutiamo positivamente". “In occasione dell'incontro previsto il prossimo 12 settembre –spiega ancora– chiederemo ai vertici aziendali la conferma del mantenimento dei livelli occupazionali e di reddito di lavoratici e lavoratori e non solo. Sulla base di tale precondizione occorrerà definire le azioni conseguenti al riposizionamento dell’azienda coinvolgendo lavoratrici e lavoratori nelle decisioni, assecondando le loro volontà ed esigenze”. “Nel corso del confronto, richiederemo anche un approfondimento circa la possibilità che la compagnia sarà individuata come uno dei ‘remedy takers’ nell’alleanza tra ITA e Lufthansa ed il suo piano di programmazione futura se tale ipotesi dovesse essere convalidata dall’Unione europea”: conclude il segretario generale del sindacato Fit-Cisl.
La replica della società di gestione che comunica in una nota che: "Il Gruppo Save prende atto della decisione, del tutto inaspettata, di easyJet di chiudere la base al 'Marco Polo'. Una decisione che la compagnia ha già preso in passato in Italia, a Roma-Fiumicino, senza generare peraltro impatti rilevanti di lungo periodo. easyJet continuerà ad operare le principali destinazioni ma, va sottolineato, che 15 rotte su 20 sono comunque oggi già servite da altre compagnie aeree, con le quali siamo sicuri di poter aumentare le frequenze, minimizzando così l’impatto di questa decisione sul numero di passeggeri movimentati e sull’offerta di voli garantita dal sistema Venezia.
Bisogna, però, anche tener conto che per il Gruppo Save il traffico generato da easyJet non è da tempo soddisfacente per una incapacità di intercettare la domanda del nostro territorio, cui si aggiunge il fatto che durante il mese di agosto easyJet è stato il vettore che ha generato il maggior numero di ritardi e cancellazioni".
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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