Rafforzare la "fiducia reciproca" fra i due Paesi. Questo lo spirito che ha guidato l'esercitazione navale congiunta "Joint Sea 2024" fra la marina militare della Cina e quella della Russia, che si è conclusa nelle scorse ore. L'addestramento si è svolto nelle acque territoriali del Dragone, al largo della costa della città portuale di Zhanjiang, nella provincia cinese meridionale del Guangdong. 

La manovra ha coinvolto complessivamente sette unità navali militari cinesi e russe. Le operazioni sono state condotte nell'arco di sei giorni presso le acque del Mar Cinese meridionale, in un'area non contesa con altri Paesi. L'obiettivo dell'addestramento era quello di creare una "risposta congiunta alle minacce alla sicurezza marittima".

Nulla di strano. Cina e Russia infatti conducono regolarmente operazioni congiunte da oltre dieci anni. Dopo l'invasione militare russa in Ucraina però queste manovre assumono un valore diverso: Pechino e Mosca mirano a rafforzare la propria "amicizia", per l'Occidente si tratta di una "minaccia". Tanto che l'Alleanza Atlantica ha più volte espresso "profonda preoccupazione" per la presunta assistenza indiretta della Cina alla Russia in Ucraina.