Una standardizzazione più rigorosa delle munizioni per rendere i proiettili interoperabili sul campo di battaglia. Questa una delle priorità in agenda nel prossimo vertice della North Atlantic Treaty Organization (Nato) che si terrà a Washington dal 9 all'11 luglio 2024. Un esempio su tutti sono i proiettili di artiglieria da 155 mm, che scarseggiano a livello globale a causa della crescente domanda alimentata dalla guerra russo-ucraina. 

"L'Ucraina ha dimostrato che la nostra standardizzazione era buona sulla carta, ma non così buona sul campo. Un mondo in cui esistesse un unico proiettile Nato, in cui ogni alleato producesse la stessa cosa, sarebbe un mondo molto più semplice per i comandanti militari. Tuttavia, la Nato potrebbe incontrare l'opposizione dei produttori di munizioni, poiché una mossa del genere potrebbe aumentare la concorrenza ed abbassare i prezzi", ha spiegato un funzionario dell'Alleanza Atlantica, intervistato da "Reuters".

Al momento esiste uno standard Nato per le munizioni di artiglieria, ma la sua attuazione è volontaria e la mancanza di rispetto da parte dei singoli Paesi ha frammentato il mercato ed ostacolato il flusso delle forniture. Riprendendo come esempio i proiettili di artiglieria da 155 mm: ci sono 14 membri dell'Alleanza Atlantica che si discostano dallo standard, il che significa che esistono diversi tipi di munizioni che rientrano nella categoria 155 mm.