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CLARA MOSCHINI

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Pista chiusa all'aeroporto di Catania e scioperi (3): cosa fare per salvare il viaggio

Alcuni consigli in una giornata particolarmente difficile

Ancora una volta gli scioperi aerei sono protagonisti in Europa. Adesso è il turno dell’Italia, con lo sciopero di oggi sugli scali Bologna, Venezia, Milano-Linate, Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino.

Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati ed in ritardo. Disagi, che si aggiungono alla chiusura della pista dell’aeroporto di Catania, per via dell’eruzione all’Etna. Disservizi su Catania, che già da ieri ha registrato dei disagi e la successiva chiusura della pista nella giornata di oggi.

Le compagnie hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.

In questo caso di sciopero aereo e di eruzione dell’Etna, al contrario di quanto avviene con le proteste che riguardano le compagnie, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una aviolinea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero e della chiusura dell’aeroporto di Catania possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“È evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie –dichiara Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso–. Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, con il passeggero che può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questi casi di sciopero e chiusura dell’aeroporto di Catania sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.

L’amministratore dell'associazione che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore: “Nelle circostanze che si stanno verificando quest’oggi al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 Euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

red/f - 1259210

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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