Usa: la procura federale contro Boeing
Entro il 7 luglio il dipartimento di giustizia americano dovrà decedere sull'apertura di un'azione penale
Il Gruppo americano Boeing potrebbe presto essere coinvolto in un'azione penale avviata dal governo americano per risarcire le famiglie delle vittime dei due incidenti aerei del 2018 e del 2019, quando due aerei 737 Max precipitarono, causando il decesso di 346 persone. È quanto raccomanda la procura federale degli Stati Uniti, guidata dal giudice Merrick Garland. Entro il 7 luglio il dipartimento di giustizia americano dovrà decedere.
Lo riferisce il quotidiano statunitense "The Washington Post", che cita come fonti persone a conoscenza del dossier. La richiesta impegna il dipartimento di giustizia a scegliere come procedere contro Boeing, accusata di avere violato un accordo stipulato nel 2021 che prevedeva, dietro pagamento di 2,5 miliardi di dollari di risarcimenti ai famigliari delle vittime, la sospensione dell'azione penale contro il costruttore riguardo i due incidenti aerei mortali.
Adesso il dipartimento di giustizia ha varie opzioni: tra queste anche la possibilità di mettere sotto accusa Boeing, dopo che a maggio 2024 aveva già segnalato (dopo lo scoppio in volo del portellone di un B-737 MAX 9 il 5 gennaio 2024, a causa di quattro viti mancanti secondo Ntsb) il mancato rispetto degli accordi del 2021, che tre anni fa avevano consentito al Gruppo di evitare un procedimento penale, e dunque ulteriori risarcimenti.
Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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