Scrivanie, porte ed altri mobili ed arredi sono stati trasportati da Genova alla volta della Guinea equatoriale. In tutto 90 colli di varie dimensioni per complessivi 90 metri cubi di merce trasportata nel Paese dell'Africa centrale. Ad organizzare il collegamento aereo è stata in questi giorni Goas, la società consortile che raduna gli spedizionieri con sede nel capoluogo ligure. Una testimonianza di come il rilancio dello scalo "Cristoforo Colombo" passi anche dal cargo. 

"L'aeroporto può funzionare a supporto anche del porto di Genova, con vantaggi sia per il sistema Italia che per l'Europa tutta. Peraltro il 'Colombo' può approfittare della congestione dei grandi scali, primo fra tutti Malpensa, per acquisire grazie alle infrastrutture fisiche e digitali, volumi di traffico legati ad esempio al fast fashion o all'e-commerce che oggi, per arrivare in Italia, sbarcano addirittura a Bruxelles", spiega Andrea Giachero, presidente di Spediporto, che nel 2019 ha costituito Goas insieme ad altri 21 spedizionieri.

Gli fa eco il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta: "Genova può avere un ruolo nelle dinamiche di sviluppo del cargo aereo grazie ad alcune importanti peculiarità. È flessibile, ha disponibilità di magazzino, ha una pista d'atterraggio che consente l'arrivo di qualsiasi tipo di aereo, ha un sistema informatico adeguato. E poi, fondamentale, la capacità organizzativa". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.