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CLARA MOSCHINI

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Beirut: sospetti di traffico d'armi all'aeroporto Hariri

Indizi di stoccaggio di quelle iraniane all'interno del terminal

Secondo quanto riferito da alcuni media basati su informazioni di fonti del Libano riportate da "Telegraph", Hezbollah avrebbe trasformato l’aeroporto internazionale di Beirut, denominato "Rafic Hariri", in un deposito per considerevoli stoccaggi di armamenti iraniani. Il reportage evidenzia che il gruppo supportato dall'Iran sta accumulando un arsenale composto da diversi tipi di ordigni, tra cui razzi d'artiglieria, missili balistici e quelli anticarro sofisticati con sistemi di guida laser. Tra i materiali depositati vi sarebbe anche Rdx, un esplosivo potente e tossico, descritto come una sostanza in polvere di colore bianco.

Un dipendente aeroportuale citato dal "Telegraph" ha descritto l'arrivo di questi carichi dall'Iran, consegnati in "grandi cassette misteriose". "La situazione ci ha subito allarmato, era chiaro che qualcosa di insolito stava avvenendo", ha affermato, sottolineando la gravità delle implicazioni di tale operazione. Le fonti hanno inoltre segnalato un incremento delle spedizioni dall'Iran con l'intensificarsi delle tensioni nella zona di Gaza, suscitando timori che l'aeroporto di Beirut possa diventare un bersaglio sensibile in caso di un conflitto armato tra Israele e Hezbollah. Queste accuse mettono in luce la complessità della situazione nel Medio Oriente ed i rischi legati alla sicurezza nella regione.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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