Le autorità statunitensi hanno aperto due distinti fascicoli di indagine su altrettanti inconvenienti aerei che hanno coinvolto velivoli della famiglia 737 prodotti dal Gruppo americano Boeing. Si tratta di aeromobili operati entrambi dalla compagnia low-cost Southwest Airlines. Questi episodi sono gli ultimi di una lunga serie di problemi registrati dalla medesima aerolinea, nonché relativi a velivoli del costruttore. 

Nel dettaglio, la Federal Aviation Administration (Faa) statunitense sta indagando su un collegamento aereo operato ad aprile da Southwest Airlines: un B-737 MAX 8 avrebbe perso 400 piedi di quota in poche decine di secondi, mentre sorvolava l'oceano al largo delle isole Hawaii a causa di una violenta turbolenza e di cattive condizioni meteorologiche. Ciò aveva spinto l'aerolinea a rivedere le procedure di sicurezza e la formazione del personale. 

Separatamente, il National Transportation Safety Board (Ntsb) americano sta indagando per ricostruire l'esatta dinamica e le cause per cui il 25 maggio 2024 un B-737 MAX 8 ha registrato una brusca perdita di quota, mentre volava ad una altitudine di 34.000 piedi da Phoenix ad Oakland. I piloti avrebbero ripreso però il controllo dell'aereo, facendolo atterrare in sicurezza. Una successiva ispezione condotta da Southwest ha riscontrato danni ai componenti strutturali del velivolo.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.