Guerra Israele: Hamas replica a richiesta di pace
Kirby: "Gli Stati Uniti stanno esaminando la risposta palestinese"
Il Gruppo palestinese Hamas, che governa la Striscia di Gaza, avrebbe detto no alla risposta di pace con Israele. La proposta era stata avanzata dagli Stati Uniti ed approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Prevedeva tre fasi: il cessate il fuoco, la liberazione di ostaggi e detenuti, la ricostruzione di Gaza. Hamas avrebbe chiesto un "nuovo calendario per una cessazione permanente delle ostilità ed il ritiro completo delle forze armate israeliane dalla Striscia di Gaza". Intanto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha fatto sapere che "gli Stati Uniti stanno esaminando la risposta di Hamas".
"L'Unione europea invita Israele e tutte le parti coinvolte a rispettare il diritto internazionale umanitario per evitare ulteriori spargimenti di sangue tra civili innocenti: il momento di agire è adesso". "È assolutamente necessario un cessate il fuoco per fornire aiuti salvavita a chi ne ha bisogno e per garantire il rilascio degli ostaggi", ha dichiarato il commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, che oggi si trova in Giordania.
Dal canto suo Israele ribadisce che "non metterà fine alla guerra prima di aver raggiunto tutti i suoi obiettivi di guerra: distruggere le capacità militari e di governo di Hamas, liberare tutti gli ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti una minaccia per Israele in futuro. La proposta presentata consente ad Israele di raggiungere questi obiettivi, ed Israele lo farà", ha spiegato un alto funzionario del governo di Tel Aviv.
Su una medesima linea Hamas e Jihad islamica, che rispetto al piano di pace statunitense riferiscono che "la risposta dà priorità all'interesse del nostro popolo palestinese ed alla necessità di fermare completamente l'aggressione in corso contro la Striscia di Gaza", si legge in un comunicato congiunto.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency