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Guerra Israele: la tregua si fa difficile

Crosetto (Difesa): "Si stanno rendendo più profonde le radici dello scontro"

Si fa difficile il raggiungimento della tregua fra Israele fra il Gruppo palestinese Hamas. La proposta di pace statunitense, infatti, inizialmente era stata accolta con favore dai mediatori, in attesa che le due parti in conflitto dessero il via libera ufficiale. Essa prevede un cessate il fuoco da parte di Tel Aviv e la contestuale liberazione degli ostaggi rapiti dai palestinesi. Tuttavia, Israele e Hamas non hanno ancora accettato.

In Medio Oriente, fra israeliani e palestinesi "si stanno rendendo più profonde le radici dello scontro e questo preoccupa proprio per il futuro di uno Stato cui storicamente siamo vicini", ha dichiarato il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, intervistato dal quotidiano italiano "Il Corriere della Sera". 

Il Qatar, uno dei principali mediatori che ha cercato di facilitare un accordo, ha fatto sapere di non aver avuto ancora risposta da Hamas, che starebbe studiando la proposta. Doha però avrebbe dato un ultimatum per accettare l'intesa sul cessate il fuoco. In caso di rifiuto sarebbe pronto ad espellere dal Paese arabo il braccio politico di Hamas.

Dal canto suo Israele ha dichiarato di essere contraria alla risoluzione degli Stati Uniti. A tal riguardo Washington va in pressing contro Tel Aviv, sottolineando che presenterà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la proposta per un cessate il fuoco completo nella Striscia di Gaza. Intanto continuano i raid aerei e le incursioni delle forze armate israeliane presso il valico di Rafah, il corridoio strategico al confine con l'Egitto.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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