Russia progetta cambio dei confini sul Baltico
Lituania: "Politica aggressiva e revisionista minaccia sicurezza dell'intera Europa"
Modificare i confini marittimi della Russia nel Mar Baltico ai danni di Lituania e Finlandia. Sarebbe questo l'obiettivo messo nero su bianco in un progetto governativo di Mosca: espandere la porzione di territorio controllato sul Golfo della Luga, dove affaccia la città di San Pietroburgo. Si tratta di una iniziativa del ministero della difesa russo, guidato da Andrej Belousov, fresco di nomina.
Lo riferisce la testata giornalistica russa "Moscow Times", che cita come fonte un decreto governativo pubblicato sul portale degli atti giuridici. Il documento prevede un duplice conferimento della dicitura "acque interne russe": il primo riguarda la porzione di mare situata nella parte orientale del Golfo di Finlandia (isole Yagry, Sommers, Hogland, Rodsher, Maly Tyuters, Vigrund ed il promontorio sul fiume Narva); il secondo riguarda il territorio compreso fra la città di Baltiysk e quella di Zelenogradsk nella regione di Kaliningrad, fra Lituania e Polonia (penisola dei Curi, Capo Taran, il promontorio vicino Capo Taran, Baltic spit).
Protesta la Lituania: è "l'ennesima prova che la politica aggressiva e revisionista della Russia rappresenta una minaccia per la sicurezza dei Paesi vicini e dell'intera Europa", ha affermato oggi in una nota il ministero degli esteri. Mentre il presidente della commissione difesa, Arvydas Pocius, sostiene che "Mosca ha come unico obiettivo quello di intimidire gli occidentali e ridurre il sostegno a Kiev".
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency