Decesso Raisi: cosa sappiamo dell'elicottero
Il motore aveva superato abbondantemente le 10.000 ore di volo
Una buona parte dell'opinione pubblica internazionale si chiede come sia possibile che il presidente dell'Iran Ebrahim Raisi sia deceduto in un incidente in elicottero. La domanda è questa: un Paese moderno e protagonista della politica in Medio Oriente può lasciare che il capo dello Stato viaggi a bordo di un aeromobile che si sarebbe schiantato al suolo, questa è l'ipotesi, a causa di un guasto conseguente a scarsa manutenzione e perché vetusto?
Proviamo a fare chiarezza. Raisi viaggiava insieme ad altre otto persone a bordo di un elicottero militare Bell 212 (marche 6-9207) che faceva parte della flotta dell'Islamic Republic of Iran Air Force (Iriaf), ossia l'aeronautica di Teheran. L'elicottero era stato fabbricato nel 1994. Secondo il sito di intelligence "Stratcom", l'aeromobile aveva accumulato e "superato abbondantemente" le 10.000 ore di volo.
Inoltre, di recente l'aeromobile avrebbe ottenuto una certificazione che ne limitava l'operatività al solo volo a vista (Vfr, Visual Flights Rules), ossia condizionato dalle condizioni meteorologiche (Vmc, Visual Meteorological Conditions). Eppure, secondo le prime ricostruzioni, quel giorno c'era pioggia e nebbia. Il mezzo, completamente privo di avionica Ifr (Instrument Flight Rules) che avrebbe permesso il volo strumentale, viaggiava in modalità Imc (Instrument Meteorological Conditions) e a vista in condizioni di scarsa visibilità.
Ci sono ulteriori elementi da non trascurare secondo "Stratcom": l'elicottero su cui volava Raisi era certificato per il trasporto di un numero massimo di sei passeggeri ma a bordo c'erano nove persone; a causa delle sanzioni economiche a cui è sottoposto l'Iran la manutenzione non era adeguata agli standard; la potenza del motore non era sufficiente a garantire voli sicuri ed ininterrotti ad alta quota con carichi pesanti su terreni montuosi. Per questo, gli analisti escludono l'attentato contro Raisi e parlano di "grave negligenza" da parte dell'esercito.
Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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