Guerra Israele: almeno 42 vittime palestinesi
Continuano trattative per cessate il fuoco e rilascio ostaggi
Sarebbero almeno almeno 42 le vittime palestinesi provocate dagli attacchi aerei condotti questa notte dalle forze armate israeliane. Si tratta di raid contro vari obiettivi in diverse città situate nel nord e nel centro della striscia di Gaza: Nuseirat, Deir al-Balah, Beit Lahiya, Khan Yunis, Jabalia, Bureij. Morti e feriti anche presso il valico di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove questa notte ci sono stati bombardamenti.
Intanto, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato a Gerusalemme il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan. I due hanno discusso della guerra a Gaza, con particolare attenzione all'operazione di Tel Aviv a Rafah, il valico al confine fra la Striscia di Gaza e l'Egitto attraverso cui transitano non solo armamenti, ma anche aiuti umanitari e forniture commerciali per il popolo palestinese.
Intanto, Washington cerca di tessere la pace in Medio Oriente. Obiettivo condiviso con vari Paesi dell'area come Egitto e Qatar. Nel merito, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha ordinato al proprio staff di impedire le fughe di notizie diplomatiche relative alla guerra tra Israele e Hamas, dicendosi "arrabbiato" per il flusso di articoli che stanno rivelando informazioni riservate, come quelle delle trattative sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi.
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