La corte suprema del Nepal ha ordinato la limitazione del numero di alpinisti sulla catena montuosa dell'Everest e conseguentemente gli elicotteri che potranno accedere ai campi base su tutte le montagne del Paese. A questo si aggiunge un ordine per frenare il volume di rifiuti abbandonati sulle vette dello Stato asiatico. Lo riferiscono alcuni media locali. 

I giudici del tribunale nepalese hanno accolto la petizione pubblica presentata dall'avvocato Deepak Bikram Mishra, adesso al governo l’attuazione della decisione della magistratura. Infatti, spetta alle agenzie statali rilasciare i permessi agli alpinisti, che verranno erogati solo dopo la verifica nel numero esatto di scalatori che accedono alla montagna, in base alla capacità disponibile. 

La decisione non riguarda i voli per operazioni di ricerca e soccorso (Search and Rescue, Sar). Si tratta di una iniziativa con cui il Nepal cerca di gestire il boom turistico sulle proprie montagne, che ha determinato un sovraffollamento di persone, l'eccesso di elicotteri in volo, di rifiuti abbandonati, di incidenti aerei e di alpinisti deceduti sulle vette più alte del mondo. 

Un duro colpo per l'aviazione, con gli operatori turistici che negli ultimi anni hanno aumentato significativamente i profitti proprio grazie al trasporto di alpinisti. Limitare il numero di elicotteri nei campi base influenzerà chiaramente la logistica delle spedizioni in montagna. La sentenza avrà effetti concreti sui potenti interessi privati quindi, secondo alcuni esperti del settore, il governo cercherà in parte di tutelarli, pur dovendo attuare la decisione dei giudici. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.