"Gola profonda" alimenta i guai di Boeing
Ingegnere avrebbe subito minacce dopo avere segnalato problemi su sicurezza aerei
La Federal Aviation Administration (Faa) degli Stati Uniti sta indagando sulle affermazioni di un informatore del Gruppo Boeing secondo cui il costruttore avrebbe negato i problemi inerenti la sicurezza e la qualità nella produzione degli aerei B-787 e B-777. La società è alle prese con una vera e propria crisi che ha minato la sua reputazione a seguito dello scoppio di un pannello (plug door) a bordo di un velivolo 737 MAX lo scorso 5 gennaio.
Le accuse sono state fatte dall'ingegnere Sam Salehpour. Dopo aver identificato problemi tecnici che hanno influenzato l'integrità strutturale degli aerei B-787 e B-777, il lavoratore ha confidato di aver subito ritorsioni, come minacce ed esclusione dalle riunioni. L'accusa nei confronti della società statunitense è quella di avere utilizzato scorciatoie per ridurre i colli di bottiglia durante l'assemblaggio del velivolo 787, hanno spiegato i suoi avvocati.
Salehpour ha affermato che le scorciatoie utilizzate da Boeing, per ridurre i colli di bottiglia durante il processo di assemblaggio del velivolo B-787, sottoponevano ad "uno stress eccessivo le principali giunture degli aerei, facendo penetrare detriti tra le 'giunzioni chiave' di più di 1000 aeromobili", hanno dichiarato i suoi legali. Faa però ha ribadito che "la segnalazione volontaria senza timore di ritorsioni è una componente fondamentale per la sicurezza aerea".
Boeing aveva interrotto le consegne dell'aeromobile widebody 787 per oltre un anno fino all’agosto 2022, mentre Faa indagava sui difetti di fabbricazione. Più di recente, in seguito all'incidente del 5 gennaio 2024 le autorità di regolamentazione statunitensi hanno posto dei limiti alla capacità di produzione mensile e conseguentemente le consegne sono diminuite drasticamente.
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