Il fondo F2i avvia il piano per la creazione della rete aeroportuale sarda. L'input è partito nelle ultime ore, dopo che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha stabilito che non c'è alcun "ostacolo alla concorrenza" né creazione di "una posizione dominante" nella cessione della Società di gestione aeroporto di Cagliari (Sogaer) a F2i Ligantia da parte della Camera di commercio di Cagliari, che detiene il 94,3% dello scalo sardo.

Il piano di F2i prevede che la Camera di commercio di Cagliari, tramite un aumento di capitale, entri in Ligantia con una partecipazione pari al 40,5%. Al termine dell'operazione, F2i Ligantia controllerà dunque tutte e tre le società di gestione aeroportuali dell'isola, risultando titolare di partecipazioni maggioritarie in Geasar (Olbia-Costa Smeralda) per il 79,79%, in Sogeaal ("Riviera del Corallo" di Alghero-Fertilia) per il 71,25%, in Sogaer ("Mario Mameli" di Cagliari-Elmas) per il 95,7%.

Questi i dettagli del progetto. Per integrare lo scalo di Cagliari in F2i, il fondo guidato da Renato Ravanelli ha predisposto la fusione per incorporazione di F2i Smeralda (che controlla al 79,79% Geasar) in F2i Ligantia (controlla il 71,25% di Sogeaal, lo 0,21% di Sogaer, il 100% di F2i Smeralda). F2i Ligantia è un veicolo che vede in minoranza anche la società di investimento statunitense BlackRock e Fondazione Sardegna. 

Il quotidiano economico "Milano Finanza" rileva che tale "mossa racchiude un significato più profondo della semplice volontà di fare efficienza operativa", poiché "il controllo di Ligantia passerebbe da quello esclusivo di F2i a quello congiunto con la Camera di Commercio" di Cagliari ed Oristano, che a loro volta si troverebbero "ad avere un peso anche negli scali di Alghero ed Olbia". Insomma, F2i Ligantia è stata costruita ad arte per accogliere i soci pubblici, evitando di creare un "ostacolo alla concorrenza" ed "una posizione dominante", come rilevato da Agcm. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.