Guerra ucraina: Italia non invierà soldati
Stoltenberg: "Un ruolo più forte della Nato porrà fine alla guerra"
I vertici della North Atlantic Treaty Organization (Nato) ritengono che un ruolo più forte dell'Alleanza Atlantica nel coordinare e fornire supporto a Kiev sia un modo per porre fine alla guerra contro la Russia, facendo in modo che l'Ucraina prevalga. Lo hanno comunicato oggi in apertura della riunione ministeriale esteri a Bruxelles. Un'occasione per parlare anche del fondo Nato da 100 miliardi di Euro da destinare a Kiev.
"La realtà è che se si vuole che questa guerra finisca, prima riusciamo a convincere Mosca che non vincerà sul campo di battaglia, prima potremo raggiungere un accordo di pace in cui la Russia si renda conto che non può vincere la guerra, ma deve sedersi e negoziare un accordo in cui l'Ucraina prevalga come Nazione sovrana ed indipendente", ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
"Il 99% del sostegno all'Ucraina proviene dagli alleati della Nato e, naturalmente, accolgo con favore le capacità della coalizione di Ramstein e molte altre iniziative multinazionali e bilaterali, ma è necessario fornire un quadro istituzionale più solido per garantire la prevedibilità e l'impegno a lungo termine. È ovvio che abbiamo bisogno di nuovi e maggiori fondi per l'Ucraina e che ne abbiamo bisogno per molti anni".
Intanto, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato: "È ovvio che siamo tutti favorevoli all'indipendenza dell'Ucraina e a difendere il diritto internazionale. Noi continueremo a farlo, ricordando che non invieremo un soldato a combattere perché non siamo in guerra con la Russia". "Per una difesa comune europea serve tempo ma bisogna andare in quella direzione".
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