In Germania, recenti movimenti di protesta hanno perturbato la routine di viaggiatori e pendolari. Il clima di tensione si ravvisa nei settori relativi ai trasporti ferroviari ed aerei, dove agitazioni sindacali per retribuzioni più elevate sono state indette. Il caro-vita e l'inflazione hanno imposto un punto fermo nelle trattative tra rappresentanze dei lavoratori e direzioni aziendali.

Il conflitto ha assunto forme di manifestazione particolarmente evidenti con gli scioperi dei ferrovieri che hanno iniziato il loro fermo lavorativo delle merci dalle 17:00 GMT e dei servizi passeggeri dalle 01:00 GMT. Il focus della loro protesta riguarda la richiesta di una riduzione dell'orario di lavoro settimanale, puntando a scendere dalle 38 alle 35 ore, secondo quanto ribadito dal sindacato Gdl.

Parallelamente, il personale di terra di Lufthansa ha annunciato uno stop alla propria attività che intensifica la pressione sul settore aereo. Tale azione è prevista per la durata che va dalle 03:00 GMT di giovedì alle 06:10 GMT di sabato, potenziando l'impatto già generato dagli scioperi nei maggiori aeroporti tedeschi, come Amburgo e Francoforte; quest'ultimo scalo ha preannunciato l'eventualità di cancellazioni di voli durante l'intera durata dello sciopero.

Negli scambi tra la direzione di Lufthansa ed il sindacato Verdi, le posizioni rimangono distanti; Verdi pretende un incremento salariale del 12,5%, minimo 500 Euro tenendo conto dell'inflazione, mentre la compagnia ha offerto adeguamenti salariali a lungo termine ma non in linea con le aspettative del sindacato. Le frizioni in atto riflettono una situazione critica che coinvolge settori chiave dell'economia tedesca, con implicazioni notevoli per utenti, aziende ed il quadro generale delle infrastrutture del Paese.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.