Sono circa 3000 gli elicotteri militari d’attacco attualmente operativi in oltre 70 Paesi al mondo. È quanto emerge da una recente indagine condotta dal portale informativo European Security and Defense (Esd), specializzato nei settori della difesa e della sicurezza. Questi aeromobili sono infatti fondamentali per le capacità di difesa di uno Stato. 

La potenza di fuoco, la velocità e la manovrabilità fanno di questi uno strumento imprescindibile in qualsiasi campo di battaglia. Le maggiori potenze mondiali stanno scommettendo molto denaro nella ricerca e nello sviluppo di mezzi militari ad ala rotante di nuova generazione, nell'avionica, nell'equipaggiamento tecnologico a bordo, negli armamenti e nella formazione del personale. 

Gli Stati Uniti guidano la classifica dei Paesi che hanno nelle flotte delle forze armate il maggior numero di elicotteri militari d'attacco: sono circa 1000, fra marina, aeronautica ed esercito. La maggior parte di questi sono Boeing AH-64 "Apache" (884 unità secondo il portale specializzato "FlightGlobal"). Washington ha anche la più grande flotta di elicotteri militari al mondo: 5737 secondo il Global Firepower Index 2024. 

Sul secondo gradino del podio la Russia con 559 elicotteri d'attacco (su 1547 in totale). Sempre stando ai dati forniti da "FlightGlobal", Mosca opera attualmente 324 aeromobili Mil Mi-24 e 114 mezzi Kamov Ka-52 (con altri 65 in ordine). Questi due modelli costituiscono insieme la maggior parte della flotta militare da combattimento. Al terzo posto la Cina con 281 elicotteri d'attacco, con il Changhe Z-10 che è oggi uno degli armamenti più avanzati al mondo.