I vettori aerei statunitensi JetBlue Airways e Spirit Airlines hanno annullato il loro accordo di fusione. In fumo l'intesa del valore di 3,8 miliardi di dollari dopo che nel gennaio 2024 un giudice del tribunale distrettuale americano di Boston aveva bloccato il contratto, con la motivazione che l'intesa avrebbe avuto effetti negativi sull'equilibrio del mercato aereo nazionale. Accolto dunque il ricorso del dipartimento di giustizia statunitense. 

"Con la sentenza della corte federale e la continua opposizione del dipartimento di giustizia, la probabilità di ottenere il via libera per procedere con la fusione in tempi brevi è estremamente bassa. Anche se la sentenza fosse annullata in appello, semplicemente non vediamo un percorso verso l'approvazione normativa entro la scadenza prevista del 24 luglio", ha comunicato ai dipendenti l'amministratore delegato di JetBlue, Joanna Geraghty.

L'intesa Jet Blue-Spirit avrebbe portato alla creazione della quinta compagnia più grande degli Stati Uniti. Lo stop alla fusione è una vittoria per l’amministrazione Biden, che ha adottato una linea dura contro gli accordi nel settore dell’aviazione, sostenendo nello specifico che avrebbe aumentato i prezzi dei biglietti per i consumatori. L'aerolinea JetBlue pagherà 69 milioni di dollari alla low-cost Spirit per la mancata fusione. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.