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CLARA MOSCHINI

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Tensione fra gli aeroporti di Venezia e Trieste

Scalo veneto contesta effetti che agevolazioni avranno su concorrenza

L'aeroporto internazionale friulano di Trieste-Ronchi dei Legionari si è decisamente avvantaggiato rispetto al vicino scalo "Marco Polo" di Venezia-Tessera. Il motivo? La rimozione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco decisa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha spinto il vettore aereo Ryanair ad aumentare le rotte. E così il gestore dello scalo veneto, Save, chiede al Comune ed alla Regione di togliere l'addizionale. 

Il Friuli Venezia Giulia ha potuto togliere la tassa d'imbarco perché è una Regione a statuto speciale, con maggiore autonomia rispetto alle altre. Ne è nata una contesa con l'aeroporto di Venezia ed un acceso dibattito sugli effetti che queste agevolazioni avranno sulla concorrenza: lo scalo veneto, infatti, teme di perdere grandi quantità di traffico-passeggeri. 

Per questo motivo di recente il presidente del gestore aeroportuale di Venezia, Save, Enrico Marchi, ha inviato una lettera al governatore Regione Veneto, Luca Zaia, ed al sindaco della città lagunare, Luigi Brugnaro, chiedendo di cancellare almeno la sovrattassa comunale pari a 6,5 Euro. Con questa possibilità introdotta nel 2004 dalla legge finanziaria, i Comuni possono coprire le mancanze nei loro bilanci. Secondo le stime, la sovrattassa garantisce a Venezia circa 11,5 milioni di Euro annui. Nel 2023 Save aveva presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar), che però ha dato ragione al Comune. Adesso si attende la decisione del Consiglio di Stato. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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