Australia rinnoverà flotta di navi militari
Tensione con la Cina spinge governo ad investire 35 miliardi di dollari
Il governo dell'Australia ha annunciato un piano di potenziamento della flotta della marina militare che prevede la messa in servizio di 20 fra cacciatorpedinieri e fregate, e 6 navi di superficie che possono operare con o senza equipaggio (comandate da remoto). Sul piatto ci sono 35 miliardi di dollari in 10 anni. L'obiettivo è quello di potenziare le capacità di difesa in un contesto di tensioni fra Cina e Five Eyes (Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti).
"Un'Australia forte si basa su una marina forte, equipaggiata per condurre la diplomazia nella nostra regione, dissuadere potenziali avversari, difendere i nostri interessi nazionali in caso di necessità. Le dimensioni, la letalità e le capacità della futura flotta di navi da combattimento di superficie garantiscono che la nostra marina sia equipaggiata per affrontare le sfide strategiche in evoluzione della nostra regione", ha dichiarato il capo della marina militare australiana, il viceammiraglio Mark Hammond.
Secondo il report redatto da un centro studi indipendente australiano "la flotta di navi da combattimento non è appropriata per l'ambiente strategico che l'Australia deve affrontare" nell'Indo-Pacifico. Pertanto, il governo di Sydney ha disposto che la Royal Australian Navy aumenti la sua flotta di grandi navi da guerra fino ad un totale di 26 unità marittime, che entreranno in servizio entro i prossimi anni.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency