Collegamenti aerei a corto raggio in Europa e remunerativi voli intercontinentali verso il Nord America. Queste le due questioni da sanare prima che la Commissione europea per la concorrenza dia il via libera all'accordo fra il Gruppo tedesco Lufthansa ed il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) italiano per la privatizzazione del vettore aereo di bandiera ITA Airways, altrimenti "l’operazione potrebbe ridurre la concorrenza" sostengono da Bruxelles. 

Motivi per cui i tecnici della Direzione generale della commissione europea per la concorrenza, guidati da Margrethe Vestager, ha rinviato la decisione, inizialmente attesa a gennaio, entro giugno 2024. Entro questa data le due aerolinee dovranno presentare rimedi convincenti: ridurre le frequenze dei voli tra Roma-Fiumicino (hub aeroportuale di ITA), Francoforte (hub di Lufthansa), Zurigo (hub di Swiss, controllata dai tedeschi) e gli Stati Uniti. 

L'obiettivo di Bruxelles è di evitare che il matrimonio ITA-Lufthansa crei monopoli, ma i sacrifici richiesti preoccupano le due aerolinee per tre motivi: ridurre la presenza negli Stati Uniti priverebbe le compagnie di una parte significativa dei profitti (circa l'80%); ciò renderebbe l'investimento in ITA meno sostenibile per i tedeschi; ITA non potrebbe essere incorporata in nessun altro gruppo europeo (chi è disposto a ridurre i voli redditizi?). 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.