La Commissione europea per la concorrenza avrebbe bollato come "insufficienti" le cessioni avanzate dal gruppo dell'aviazione Lufthansa per ottenere il via libera da parte di Bruxelles all'ingresso dei tedeschi nel capitale della compagnia di bandiera tricolore. Si tratta in particolare della privazione di slot aeroportuali e di rotte che, sommate tra le due aerolinee, impatterebbero negativamente sull'equilibrio di mercato del trasporto aereo europeo. 

Lo confermano diversi media internazionali e nazionali. Questo l'ostacolo: l’unione ITA-Lufthansa farebbe sorgere monopoli su sei collegamenti aerei negli aeroporti di Milano (voli da e per Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda) e di Roma (Francoforte, Monaco e Zurigo). Insieme le due compagnie avrebbero una posizione dominante anche sui voli Milano-Bruxelles (95% ad ITA-Lufthansa), Roma-Bruxelles (74%) e Milano-Amburgo (65%). 

Per questo motivo, il pacchetto di misure correttive, inviato l’8 gennaio scorso da Lufthansa alla Commissione concorrenza, prevede la cessione di alcuni slot nello scalo di "Enrico Forlanini" di Milano-Linate e la diminuzione delle frequenze di alcuni voli in Europa. Assoluta fermezza da parte di Berlino invece sulle tratte intercontinentali, che sono le più redditizie. 

Bruxelles chiederà quindi qualche sacrificio in più. Ciò implica che il semaforo verde al matrimonio ITA-Lufthansa arriverà dopo il 29 gennaio, termine di scadenza per la "fase 1" della valutazione. Quest'ultima continuerà per altri 90 giorni lavorativi, facendo slittare le nozze a maggio 2024.