Russia: rimessi in servizio aerei vetusti
Chiesto prolungamento certificazione velivoli An-24 ed An-26
Due vettori aerei russi hanno chiesto all'agenzia nazionale per l'aviazione Rosaviatsia (Fata, Federal Air Transport Agency) di prolungare la vita utile di alcuni velivoli Antonov di epoca sovietica, messi in servizio più di 50 anni fa. Si tratta di una mossa che rientra nella cornice di iniziative con cui le aerolinee cercano di colmare il vuoto lasciato dai costruttori stranieri (Airbus e Boeing) dopo l'attacco militare di Mosca in Ucraina.
La richiesta riguarda i piccoli aerei ad elica An-24 ed An-26. Si tratta di aeromobili che hanno compiuto i primi voli rispettivamente nel 1959 e nel 1969. Aerei lunghi 23 metri e con apertura alare di 29 metri con una capacità di trasporto fino a 40-50 passeggeri. Ma soprattutto sono velivoli studiati per operare in condizioni meteorologiche estreme, come il freddo della Siberia e dell'estremo nord della Russia.
"È un aereo molto affidabile, tutti i sistemi funzionano correttamente, non ci sono assolutamente problemi. Si adatta molto bene alle condizioni dell'estremo nord, può resistere a temperature fino a -55 gradi Celsius, ma ci sono stati casi in cui abbiamo volato fino a -60", ha spiegato Konstantin Nazmutdinov, pilota della compagnia Polar Airlines, intervistato dall'agenzia di stampa "Reuters".
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency