Aeroporto Bologna: troppi sorvoli a bassa quota
Paruolo (Pd): "Collegamenti notturni diminuiti, disagi continuano. Due terzi dei voli evitabili"
I voli notturni sono diminuiti, ma i disagi alla cittadinanza continuano a causa dei sorvoli diurni a bassa quota che sfiorano i palazzi. È il bilancio di uno studio sull'inquinamento acustico all'aeroporto "Guglielmo Marconi" di Borgo-Panigale, lo scalo gestito dal Fondo F2i. Insomma, appare del tutto inefficace la riduzione dei movimenti, da 24 ogni ora a 14, nella fascia oraria 23:00-06:00, sostengono i consiglieri regionali del Partito democratico.
"La stragrande maggioranza dei sorvoli sulla città avviene per rendere il controllo del traffico aereo più semplice. Ebbene dei circa 25.000 sorvoli diurni, circa 17.000 sono avvenuti in orari in cui sono decollati o atterrati meno di 14 aerei. Noi chiediamo che questi sorvoli vengano effettivamente evitati. Basterebbe volerlo", ha spiegato il consigliere regionale Giuseppe Paruolo (Pd).
"Capisco -conclude- che operare su piste contrapposte crea maggiore stress nei controllori di volo e che ci sia un limite, ma è Enav a dire che fino a 14 movimenti si possono gestire. Noi vogliamo contribuire. Io sono sicuro che se facessimo un referendum tra i residenti del Navile sul come utilizzare i soldi dell’Iresa, sarebbero tutti d’accordo ad utilizzarli per incentivare l’uso del lato ovest della pista al posto di comprare i doppi vetri per le finestre”.
Secondo lo studio, basato sui dati forniti dal gestore aeroportuale a Regione Emilia Romagna, due terzi dei sorvoli aerei a bassa quota sullo scalo di Bologna sarebbero evitabili. Invece da giugno 2023 ad oggi, mese in cui il gestore F2i ha ridotto i voli notturni, i passaggi a bassa quota durante il giorno sono rimasti gli stessi: circa il 41,4% sfiora i palazzi dei quartieri limitrofi all'aeroporto. Il Pd chiede di passare da 83 a 28 sorvoli dalle 6:00 alle 23:00. Un risultato raggiungibile dando priorità agli atterraggi ed ai decolli sul lato ovest della pista, verso Bargellino. Ma forse a F2i manca la volontà di farlo.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency