Il nuovo presidente dell'Argentina, Javier Milei, ha firmato il decreto che permetterà di attivare la procedura di privatizzazione di Aerolíneas Argentinas, il vettore aereo di bandiera. La firma del documento concretizza quanto annunciato nelle settimane scorse. L'obiettivo del governo è quello di ridurre i finanziamenti alle società statali per ripianare il debito argentino.

Nel dettaglio, il nuovo decreto modifica la legge 26.412 del 2008 che regola il trasporto aereo nazionale. Quella norma, creata per acquisire Aerolíneas Argentinas dalla società spagnola Grupo Marsans, vietava in futuro la privatizzazione del vettore aereo. Con questa modifica, il governo autorizza il trasferimento totale o parziale delle "delle azioni rappresentanti il capitale sociale ai lavoratori" della compagnia aerea.

Va ricordato infatti che l'Argentina è il principale debitore del Fondo monetario internazionale, da cui ha ricevuto prestiti per 40 miliardi di dollari: ciò significa Buenos Aires ha ricevuto il 28% del totale degli aiuti economici erogati dall'organizzazione agli Stati in via di sviluppo di tutto il mondo. Milei punta perciò a ridurre al minimo il ruolo dello Stato nell’economia e nella società, privatizzando molte aziende pubbliche.

Il nuoivonotizia è un duro colpo per i sindacati. A differenza di quanto accaduto in Italia con la transizione Alitalia-ITA Airways e poi l'intesa con Lufthansa, Aerolíneas viene consegnata ai dipendenti senza un piano industriale. I rappresentanti dei lavoratori temono che ciò possa mettere a repentaglio il futuro della compagnia.

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