Caro-voli: Sardegna sperimenta "modello Baleari"
Un anno di test su continuità territoriale che prevede nuove rotte e rimborsi a passeggeri e vettori aerei
La Sardegna avvierà la sperimentazione di un sistema che ha l'obiettivo di assicurare prezzi accessibili in regime di continuità territoriale, evitando aumenti esorbitanti dei biglietti aerei in certi periodi dell'anno. L'obiettivo è quello di garantire l'accessibilità ad un servizio pubblico indispensabile per l'isola, i suoi 1,5 milioni di abitanti e le decine di migliaia di imprese, serviti dai tre aeroporti sardi di Olbia, Cagliari ed Alghero.
La sperimentazione durerà un anno. Stanziati 8 milioni di Euro (2,5 dallo Stato, il restante a carico della Regione) per testare il sistema. Il modello di continuità territoriale (ossia prezzi calmierati per residenti e fasce di utenti) è ispirato a quello delle isole Baleari, in Spagna, e prevede quanto segue: aiuti diretti ai vettori aerei per l'attivazione di circa 20 nuove rotte stabili con periodicità annuale (25 milioni di Euro in tre anni); contributo sociale ad alcune fasce di passeggeri per i voli con destinazioni europee che non rientrano nella continuità territoriale.
La Sardegna sarà la prima Regione in Italia ad attuare il meccanismo degli aiuti ai passeggeri, che prevede il rimborso di parte del costi di un biglietto aereo comprato per un volo, da e per l'isola, verso le destinazioni europee non coperte dal regime tariffario della continuità territoriale. Tre le fasce di sconto previste: 25 Euro (biglietti di 100-125 Euro), 50 Euro (125-175) e 75 Euro (175-500 Euro), con un tetto annuo di 1000 Euro per passeggero.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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