Servitù militari. Solinas: "concluso lungo iter per riconquista e liberazione luogo simbolo"
La soddisfazione del presidente della Regione Sardegna
![Esercitazione delle Forze armate italiane nel poligono di Capo Teulada in Sardegna](https://www.avionews.it/resources/big/9482a680a2fcbe7df7425d41db218239.webp.webp)
Da oggi, con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, l’area della spiaggia di Porto Tramatzu, nel poligono di Capo Teulada e relative pertinenze, la spiaggia di S’Enna e S’Arca, nell’area del poligono di Capo Frasca e l’ulteriore porzione di scogliera attigua alla spiaggia di S’Enna e S’Arca, non fanno più parte delle servitù militari presenti in Sardegna. “Si tratta -ha affermato il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas- della conclusione di un lungo iter per la riconquista e la liberazione dalle servitù militari di luoghi simbolo delle rivendicazioni sardiste. Ancora una volta il lavoro e il pragmatismo hanno dato i loro frutti. Non è un caso che la via del dialogo -conclude- sia sempre la più produttiva, anche per affermare diritti sacrosanti dei sardi e tutelare gli interessi della Sardegna”.
Al termine della seconda guerra mondiale, con la sottoscrizione del piano Marshall, l'Italia si impegnò a dare agli americani una sede di addestramento e basi militari nel Mediterraneo. Nacquero così, negli anni '50, con l'esproprio dei terreni in alcune regioni italiane a Statuto speciale, le prime servitù militari. La Sardegna ha pagato più di tutti: è una delle regioni italiane più militarizzate dove si addestrano gli eserciti di tutto il mondo. Infatti, nell’isola, migliaia sono gli ettari di territorio interessati a servitù militari a cui si aggiunge un vasto tratto di mare dove è vietata la navigazione, così come la pesca, durante tutto il periodo delle esercitazioni militari.
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