È scattato alle ore 7:00 un cessate il fuoco di quattro giorni tra israeliani e palestinesi nella Striscia di Gaza. Si tratta di una interruzione temporanea del conflitto decisa per permettere lo scambio di ostaggi: nel pomeriggio le milizie di Hamas libereranno 13 ostaggi israeliani (saranno 50 in totale) in cambio di 39 detenuti palestinesi. In entrambi i casi, fra questi, sono presenti donne e bambini. Tel Aviv ha fatto sapere che è intenzionata a proseguire la guerra. 

"La tregua è la nostra vittoria politica ottenuta sulla base della vittoria della resistenza sul campo. Il nemico non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi, tranne che per l'uccisione di donne, bambini e cittadini e la distruzione delle loro case", ha dichiarato Ismail Haniyeh, uno dei leader di Hamas che si trova a Doha, Qatar, per negoziare la tregua. 

Dal canto suo il portavoce delle forze armate di Israele, Avichay Adraee, ha avvertito: "La guerra non è ancora terminata, la pausa umanitaria è temporanea e la zona nord resta un'area di conflitto". La tregua ha permesso ai primi camion con aiuti umanitari (cibo, medicine, acqua, carburante) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah, Egitto. Sono attesi circa 200 tir di aiuti al giorno.