Elicotteri off-shore: è competizione sfrenata
Nel settore si registra spinta verso contratti a lungo termine più redditizi
La carenza di elicotteri nel settore off-shore sta costringendo gli operatori dei servizi aerei a proporre contratti di noleggio a lungo termine alle compagnie energetiche, che utilizzano i mezzi ad ala rotante come principale mezzo di trasporto fra la terraferma e le piattaforme di estrazione (petrolio e gas) situate in mare aperto. È quanto emerso di recente al convegno "CHC Safety & Quality" che si è tenuto a Vancouver, in Canada.
"Da quello che vediamo, sia dalla domanda di voli, sia per le limitazioni dell’offerta disponibile, ci saranno clienti che rimarranno a terra". Adesso "stanno riconoscendo la situazione" e "quelli che reagiscono più lentamente faranno fatica a garantire la sostenibilità delle proprie attività", ha spiegato Kevin Spengler, vicepresidente senior servizi di volo per l'operatore CHC Helicopters.
Gli ha fatto eco Tony Cramp, presidente dell'International Association of Oil & Gas Producers (Iogp): Prima "se avevi bisogno di un mezzo dovevi solo discutere i termini con il tuo operatore. A causa dell'eccesso di offerta il settore ha attraversato un periodo che ha generato visioni a brevissimo termine, riguardo i contratti degli elicotteri. Ora siamo in una posizione in cui dobbiamo adottare un approccio diverso se vogliamo mantenere gli investimenti di cui il settore ha bisogno, garantendo il lavoro ad equipaggi ed ingegneri, dei quali ora siamo carenti".
Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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