Usa: molteplici ritardi negli aeroporti
Test importante in vista feste fine anno; classifica peggiori scali
Negli Stati Uniti si avvicinano le celebrazioni della festa del Ringraziamento (23 novembre) e negli aeroporti si registrano i primi collegamenti aerei ritardati e cancellati. Un fenomeno legato a molteplici fattori: carenze di personale, cattive condizioni meteorologiche, aumento nel numero di voli. Si tratta di un test importante in vista del boom di prenotazioni di viaggio per le vacanze di fine anno a Natale e Capodanno.
Ieri nei principali aeroporti americani si segnalava qualche decina di collegamenti cancellati in ciascuno dei principali aeroporti. Poteva andare peggio ma ciò non significa che i manager delle aerolinee possono tirare un sospiro di sollievo. Basta leggere l'analisi del centro studi Deloitte: il 48% degli americani prevede di viaggiare durante le vacanze di Natale, con un aumento del +31% rispetto al 2022, anno in cui si registrò un caos senza precedenti.
Per questo motivo la società Upgraded Points, sito specializzato nel settore, ha pubblicato uno studio per aiutare i passeggeri a viaggiare con più consapevolezza. È il frutto di un'analisi dei dati rilevati dal Dipartimento dei trasporti americano e che riguarda i 100 aeroporti statunitensi più trafficati e le 10 maggiori compagnie.
La percentuale media di voli in ritardo dagli scali americani è pari al 25%, con il peggiore che è quello di El Paso (32,8%), seguito da Porto Rico (30,7%) ed Albuquerque (30,6%). Fra le peggiori aviolinee in termini di puntualità ci sono invece: Frontier Airlines (31,9%) al primo posto, poi Southwest Airlines (31,8%) e JetBlue (30,8%); seguono Allegiant Air (29,2%) e Spirit Airlines (28,1%).
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