Audito ammiraglio Cavo Dragone
Capo Stato Maggiore Difesa chiede 10.000 nuovi militari
Audito questa mattina, mercoledì 15 novembre, presso le commissioni riunite Difesa di Senato e Camera dei deputati, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone. Al centro del suo intervento il "Documento programmatico pluriennale per la Difesa" nel triennio 2023-2025. L'ammiraglio ha parlato della necessità di un nuovo modello di investimento basato su una ‘legge triennale’ fino al 2040.
"C’è bisogno di almeno altre 10.000 unità aggiuntive in futuro, considerati i vari fronti in cui siamo impegnati: il Medio Oriente, il fianco Est della Nato, il Mediterraneo, l’operazione Strade sicure in Italia". Si può avere a disposizione un numero adeguato di personale anche attraverso "l’attivazione di una riserva ausiliaria dello Stato, costituita da personale proveniente dal mondo civile e da pregressa esperienza militare", ha affermato l’ammiraglio.
L’obiettivo di spesa del 2% del Pil nazionale nel settore Difesa "che la Nato continua ad auspicare dovrebbe essere raggiunto nel 2028, passando dai 27,7 miliardi di Euro del 2023 a 42 miliardi nel 2028". Da qui la necessità di consolidare un percorso di crescita triennale che valuti "una cornice di rivitalizzazione del legame con il Mimit a supporto della competitività dell’industria in un settore strategicamente rilevante", ha concluso Cavo Dragone.
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