Tra il 2019 ed il 2023 la pandemia ha rimescolato le carte nel settore del trasporto aereo. Alcune aerolinee non sono riuscite ad adattarsi, fra tradizione e nuove tendenze, altre hanno cessato le operazioni, mentre sono emerse nuove start-up, soprattutto nel mercato low-cost, ma è la compagnia di bandiera ITA Airways a rappresentare la realtà più interessante emersa in questi ultimi quattro anni. 

Il periodo della pandemia è stato forse il più turbolento nella storia dell’aviazione commerciale. Ha causato grandi cambiamenti ed esacerbato alcune tendenze del settore: dai prezzi alti dei carburanti alla rimodulazione delle classi a bordo dei velivoli. Compagnie abbastanza importanti, che trasportavano milioni di passeggeri all'anno, non sono riuscite ad adattarsi a tutto ciò: dall'indiana Jet Airways (6,4 milioni di passeggeri) alla britannica Thomas Cook (6,9 milioni). 

Ciononostante, ci sono alcune start-up che sono state in grado di resistere e prosperare. Tra queste c'è la compagnia aerea low-cost ungherese Wizz Air, che è riuscita ad espandere la sua rete di collegamenti aerei anche verso il Medio Oriente. Ma la più importante novità è rappresentata dall'italiana ITA Airways che, nata dalle ceneri di Alitalia, oggi trasporta oltre 20 milioni di passeggeri all'anno e punta a diventare un vettore aereo globale grazie alla privatizzazione con il Gruppo tedesco dell'aviazione Lufthansa.