Francia: aeroporti minori in pericolo
Corte dei conti ha messo in dubbio utilità ed efficacia sussidi statali
![Aeroporto di Nimes](https://avionews.it/resources/big/3d0f95990fc44453bded80264f626cd8.jpg.webp)
Gli aeroporti intermedi in Francia si sentono minacciati. Dopo che lo scorso giugno la corte dei conti ha messo in dubbio l'utilità e l'efficacia dei sussidi statali, i revisori hanno messo sotto la lente di ingrandimento le performance di ogni singolo scalo. Questo il risultato: il traffico aereo maggiore si concentra su 32 grandi aeroporti con voli low-cost verso il Regno Unito. Ci si interroga perciò sul futuro di 41 scali intermedi.
La Fédération Nationale des Associations d'usagers des Transports (Fnaut), che tutela i diritti dei passeggeri, aveva segnalato già dal 2012 il sistema dei sussidi statali: quantificati in 1300 Euro per passeggero in alcuni scali. François Delétraz, portavoce dell'associazione, ha spiegato: "I dati sono vecchi, ma rimangono pertinenti. Non credo che i contribuenti siano contenti. I comuni pensano che un aeroporto crei valore economico, ma la domanda è se abbia davvero un buon rapporto qualità-prezzo oppure no".
La corte dei conti afferma che i 41 scali intermedi, in genere di proprietà dei consigli locali, servono tra i 10.000 e i 3 milioni di passeggeri all'anno. Si tratta di scali con elevati costi, ma che non beneficiano di entrate da parcheggi e negozi. Gli aeroporti con meno di 700.000 passeggeri all’anno sono risultati "economicamente fragili e dipendenti dalle compagnie aeree low-cost". La corte perciò ritiene che "la mappa aeroportuale francese debba cambiare". Ciò mette a rischio i sussidi statali, quindi alcuni comuni, che considerano gli scali un servizio pubblico, dovranno mettere sul piatto più denaro se vogliono salvarli.
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