Diversi vettori aerei europei hanno criticato l'iniziativa del governo olandese che intende sottoporre a Bruxelles un piano per l'eliminazione graduale dei sussidi economici alle aerolinee che utilizzano combustibili fossili. Secondo i manager delle compagnia si tratta di un progetto velleitario e "fantasioso" in quanto, sostengono, al momento attuale non esistono solide alternative più ecologiche per alimentari gli aeromobili. 

Tra i manager più critici l'amministratore delegato della compagnia low-cost irlandese Ryanair, Michael O'Leary, e l'amministratore delegato dei tedeschi di Lufthansa, Carsten Spohr. Entrambi hanno partecipato ad un incontro, tra i dirigenti delle maggiori aerolinee europee, che si è tenuto negli scorsi giorni e durante il quale la questione è stata messa in agenda.

Ma il governo olandese tira dritto. Dopo aver ricordato che il Paese ha speso fino a 46,4 miliardi di Euro nel 2023 a sostegno dei combustibili fossili, il ministro del clima, Rob Jetten, intervistato dal quotidiano economico "Financial Times", ha ribadito che la riforma del sistema fiscale ed il taglio dei sussidi sono "cruciali" per realizzare una transizione pulita e che i governi europei dovrebbero "ridisegnare le regole del mercato".